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lunedì 4 aprile 2011

Roma - Juventus 0-2

Ecco le pagelle relative alla bella vittoria di ieri della Juventus sul campo della Roma.
Buona lettura.


Storari 8 Un giocatore che ha davvero tanto da dire. Salva la situazione per ben tre volte compiendo dei veri miracoli. Andando in svantaggio la partita avrebbe preso sicuramente una piega diversa. Ci sarebbero da fare  diverse considerazioni su Storari, un professionista vero dal valore indiscutibile a cui, per vari motivi, si potrebbero dare le chiavi della porta bianconera per i prossimi due o tre anni. E' un argomento che che merita però uno spazio a sé stante.

Motta 6,5 Questa volta è davvero sfortunato. Torna a Roma, su un campo difficile, chiamato a fermare un avversario formidabile. E lo fa benissimo. Pur mancando della lucidità nei cross (che dovrebbero essere la sua caratteristica migliore), è costantemente presente sulla fascia, senza commettere nessuna sbavatura in fase difensiva. Un infortunio lo obbliga a concludere anzitempo la sua migliore prestazione da quando è in bianconero. E nel postpartita si guadagna anche i complimenti del mister.

Barzagli 6,5 Sarà chiamato a reggere la difesa per diverse partite e alla prima occasione non ha di certo deluso. Ordinato come al solito, non commette praticamente errori. Fin'ora ha dimostrato di essere stato un acquisto indovinato, un elemento molto utile nel turnover, sempre concentrato e pronto ad essere chiamato in causa.

Bonucci 5 Una partita da dimenticare al più presto. Deve ritenersi fortunato se il risultato non è diverso a causa sua. Commette le solite ingenuità che ne hanno caratterizzato tutto il campionato. Dribbling fuori da ogni logica, sufficienza col pallone fra i piedi e poca concentrazione nel tenere la linea difensiva. E' un peccato perchè è un ragazzo forte, dotato di un ottimo fisico e di piedi che potrebbero renderlo un difensore atipico e interessante. Ma certi errori non possono essere commessi se si vuole giocare nella Juve. Lo attendiamo con fiducia.

Grosso 7 Ripescato dal cilindro quando nessuno se lo ricordava più, sforna una prestazione pressochè perfetta. Senza concedere granchè dietro (giusto una ripartenza di Menez) si spinge intelligentemente in attacco dove fa valere la qualità del suo sinistro. S'inventa due assist geniali più uno non sfruttato nel migliore dei modi da Matri e Pepe. Sicuramente la corsa e l'esperienza gli  permettono di essere un giocatore abilissimo, specialmente quando sfrutta le sovrapposizioni. Il problema rimane il solito: la prossima partita quale Grosso vedremo? Quello di ieri o un Grosso svogliato e disattento? Non è la prima prestazione convincente del terzino campione del mondo, ma troppo spesso ne sono seguite altre decisamente negative. Non credo ci sia modo di conoscere cosa ci riserverà la prossima partita di Fabio. Consapevoli che parliamo di un serio professionista e di un giocatore con caratteristiche importanti, ci auguriamo di vederlo sempre su questi livelli.

Krasic 6 Questo è un voto che molti probabilmente non condivideranno. Il problema è che se non fosse stato per il gol si sarebbe trattato di un quattro. Krasic è un giocatore adorabile per molti motivi, in primo luogo per il grande amore che prova verso i nostri colori, un amore sbocciato presto e che conosciamo tutti. Eppure nonostante le doti innegabili che ha dimostrato di avere sul campo, parliamo di un ala con limiti tattici e mentali impressionanti. La partita di Roma ne è stato l'emblema. Recuperata una forma fisica accettabile, Milos ha giocato da vero indemoniato, cercando di scardinare in ogni modo la difesa avversaria. Il problema è che per gran parte della partita non è stato un vero giocatore di calcio. Testa bassa, un unico piede (il sinistro non lo ha ancora usato una volta in tutto il campionato), un incapacità di passare  il pallone a tratti davvero snervante. Si noti, probabilmente non dettata dall'egoismo, ma proprio da idee completamente sbagliate. Alla lunga ha mandato su tutte le furie un Aquilani che si stava proponendo correttamente e a cui non sono stati serviti palloni elementari, persi in tentativi di dribbling davvero poco probabili. Il gol è stato molto bello e decisivo e ha confermato, se ce ne fosse bisogno, che il ragazzo ha mezzi importanti, soprattutto la capacità di essere comunque decisivo in situazioni non propriamente facili. Ma ci sono margini di miglioramento ENORMI. Quando Milos imparerà a giocare a pallone diventerà davvero un'arma letale. Devono solo fargli capire che lanciarsi negli spazi da soli è più difficile che farlo con triangolazioni e senza palla, e che un giocatore come Aquilani potrebbe sicuramente metterlo in porta svariate volte a partita se solo ricevesse i palloni necessari sulla tre quarti. E' un giocatore da cui ripartire, ma comunque estremamente acerbo.
Mi piace allora definirlo con le parole di un grande intenditore di pallone come Mario Sconcerti, "un fantastico pasticcione".


Felipe Melo 6,5 Una partita importante la sua. Si dovrebbe a questo punto affrontare il discorso dello schieramento del centrocampo, nodo fondamentale per capire le reali potenzialità di questo giocatore. La linea mediana a tre uomini è probabilmente la soluzione giusta per esaltare al meglio le doti di Felipe. Sganciato da ogni responsabilità palleggio, fondamentale su ogni chiusura a destra e sinistra, questo è il Melo che speriamo di vedere ogni domenica. Il riscontro è stato ottimo. E' la strada da percorrere.

Aquilani 6 Si deve riprendere il discorso di sopra. Anche per lui il centrocampo a tre è la soluzione ideale, in quanto ha dimostrato durante tutta la stagione di non essere un regista e non poter dare il meglio quando impegnato in compiti d'interdizione. Compiti che, si badi, non disdegna, ma che lo limitano nelle altre circostanze. La sua partita non è stata straordinaria a mio avviso. Ha compiuto alcune verticalizzazioni interessanti e si è proposto bene, spesso ignorato dai compagni. Ci si attende di più, soprattutto più presenza.

Marchisio 6,5 La solita partita di Claudio, ordinata, intelligente, equilibrata. Non è il giocatore che condisce ogni partita con una giocata decisiva, ma allo stesso tempo difficilmente stecca. Per potersi permettere una squadra con tre attaccanti più Aquilani, giocatori come Marchisio sono necessari perchè dotati di una visione del campo invidiabile. Certo, se fosse più nel vivo del gioco, parleremmo di un giocatore di ben altro livello.

Pepe 6 Non una partita straordinaria la sua, ma comunque sufficiente. L'impegno, come sempre, non gli manca, il che è fondamentale per non lasciare mai la fascia scoperta. Ha l'occasione di comparire sul tabellino dei marcatori, ma non gestisce al meglio l'occasione sparando su Doni.

Matri 7 Le sue doti ormai sono sotto gli occhi di tutti. Il fisico imponente, la corsa, il senso della profondità e l'efficacia sotto porta lo rendono un attaccante molto moderno, completo e decisivo. Fa costantemente reparto da solo e nonostante tutto mantiene le energie per correre su ogni pallone fino al termine della partita. Una scommessa vinta dalla Juventus. Una scommessa ancora più gratificante, perché valorizza un calciatore italiano. Matri è la base da cui ripartire per l'attacco del prossimo anno.
Sì, su azione ha segnato più di Eto'o.

Grygera 6,5 Nemmeno lui concede nulla. Meno presente oltre il centrocampo, ma impeccabile dietro, in un secondo tempo in cui la Roma non ha mai punto.



Una partita che lascia in eredità diversi spunti di discussione interessanti. Principalmente mi riferisco al duello presente e futuro tra Storari e Buffon e alla sistemazione tattica del centrocampo. Non si può non notare allo stesso tempo la capacità della Juve di gestire al meglio le partite impostate sulle ripartenze, a differenza di quelle in cui cerca di imporre il proprio gioco.
Sarebbe interessante approfondire questi argomenti, per ora però mi fermo qui.



Fino alla fine forza  Juventus!

5 commenti:

  1. Buona analisi! Critica ed elogievole al contempo!

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  2. Buone pagelle Flavio.

    Avrei dato mezzo voto in più a Pepe(molto impreciso, ma ficcante per tutta la partita)e mezzo in meno a Marchisio(anche se condivido la tua analisi). Per il resto d'accordo.

    Concordo anche con la tua riflessione finale. La Juve è una squadra da contropiede. Praticamente gioca da provinciale.

    Infatti la vittoria di ieri ricorda molto da vicino quella che Delneri fece lo scorso anno con la Samp(anche allora decisivo Storari)...

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  3. Grazie a entrambi :)

    Direi più che una squadra da contropiede lo è diventata, perchè fino a qualche mese fa c'erano poche squadre che gestivano i contropiede peggio di noi.
    Soprattutto Matri, con il suo attaccare bene la profondità sembra avere cambiato un po' le carte da quel punto di vista.

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  4. Si, Matri(che non vale la cifra pattuita, ma di questo io e te abbiamo già abbondantemente parlato)ha la capacità di svariare molto sul fronte d'attacco e di dare profondità. Diciamo che è molto vario tecnicamente, di questo bisogna dargliene atto.

    P.s: guarda che ieri Pepe non ha fatto cosi male. Si è mezzo mangiato un gol, ma nel primo tempo ha fatto anche un bel tiro a fil di incrocio oltre ad aiutare tantissimo Grosso in fase difensiva. Meglio di altre volte e te lo dice uno che non lo ama particolarmente. : )

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  5. Non sei il primo a dirmelo :)
    Non so, l'ho apprezzato molto (come al solito) nell'aiuto costante al terzino, ma davanti mi ha convinto meno di altre volte (apparte quel quasi gol capolavoro).
    Una partita sicuramente sufficiente comunque, sono d'accordo ;)

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